Le nuove codifiche per la fattura elettronica

07/01/2021

  • News fiscale legale

Dal 1° gennaio scorso sono entrate in vigore le nuove specifiche tecniche della fattura elettronica.

Le principali novità riguardano l’introduzione di nuovi codici per identificare il “Tipo documento”, la “Natura dell’operazione”, il “Tipo ritenuta”, nonchè l’eliminazione dell’obbligo di compilare il campo relativo all’importo dell’imposta di bollo, l’estensione dell’arrotondamento a 8 decimali per l’esposizione di sconti/maggiorazioni e l’introduzione del nuovo codice di pagamento “MP23” per il PagoPa.

Riguardo alla tipologia di documento sono stati inseriti i nuovi codici TD16, TD17, TD18 e TD19 rispettivamente per la fatturazione delle operazioni in reverse charge interno e integrazione/autofattura acquisti di servizi/beni dall’estero. Per la regolarizzazione dello splafonamento dell’esportatore abituale è stato introdotto il codice TD21, mentre i codici TD22 e TD23 da utilizzare in caso di estrazione di beni da un deposito Iva; i codici TD24 e TD25 per le fatture differite, quando la cessione di un bene sia documentata da ddt o sia effettuata dal cessionario nei confronti di un soggetto terzo per il tramite del proprio cedente. Per la cessione di beni ammortizzzabili è stato introdotto il codice TD26, mentre per le cessione gratuite senza rivalsa/autoconsumo il codice TD27.

Con le nuove specifiche tecniche è stato dettagliato ulteriormente anche il campo “Natura dell’operazione”, prevedendo in particolare i campi N2.1 e N2.2 per le operazioni non soggette, i campi da N3.1 a N3.6 per quelle non imponibili e i campi da N6.1 a N6.9 per le operazioni reverse charge.

Infine, è stato dettagliato maggiormente il campo “Ritenuta”: RT03 da utilizzare per Inps, RT04 per Enasarco, RT05 per Enpam e RT06 negli altri casi.