Riforma fiscale: incentivo alle nuove assunzioni
12/01/2024
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Nel Decreto legislativo n. 216 del 30 dicembre 2023, in vigore dal 31/12, ha trovato spazio una misura innovativa in termini di incentivo alle assunzioni con importi di agevolazione decisamente innovati.
La novità è disciplinata all’articolo 4 del Dlgs n. 216/2023, rubricato: “Maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni”.
La nuova misura agevolativa consiste nel riconoscimento di un’ulteriore deduzione del 20% (che si aggiunge a quella ordinaria del 100%), dal reddito Irpef o Ires, del costo relativo all’incremento occupazionale realizzato nel 2024 rispetto al valore medio del 2023.
La misura è riconosciuta solo per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 2023. Dunque, sono agevolate le nuove assunzioni del 2024.
In caso di assunzione di lavoratori svantaggiati elencati nell’allegato 1 dello stesso provvedimento, l’abbattimento del reddito sarà più elevato e calcolato con coefficienti di maggiorazione da definire.
L’obiettivo della misura è quello di incentivare le imprese all’assunzione stabile di nuovi lavoratori, mediante contratti di lavoro a tempo indeterminato: per tale ragione, non si è pensato, come in passato, ad un esonero dalla contribuzione INPS, ma piuttosto ad una deduzione fiscale maggiorata sulla contabilità dell’intero costo del lavoratore (che si attesta così al 120% oppure al 130% in caso di assunzione di categorie svantaggiate).
Secondo il tenore letterale della norma, sono destinatari di questa misura agevolativa i datori di lavoro:
- titolari di reddito di impresa;
- esercenti arti e professioni.
Sono escluse dal beneficio le start up che si sono costituite lo scorso anno con data di chiusura del primo esercizio al 31.12.2023 (durata inferiore a 365 giorni).
Inoltre, l’agevolazione non spetta alle società e agli enti in liquidazione ordinaria, assoggettati a liquidazione giudiziale o agli altri istituti liquidatori relativi alla crisi d’impresa.