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Con decorrenza 1.1.2022 la Finanziaria 2021 ha sostituito l’invio all’Agenzia delle Entrate dei dati delle operazioni con/da soggetti non residenti, c.d. “esterometro”, con un invio tramite SdI utilizzando il formato della fattura elettronica.

In sede di conversione del c.d. “Decreto Fiscale” il termine dell’ 1.1.2022 è stato prorogato all’1.7.2022.

L’invio dei dati delle cessioni di beni/prestazioni di servizi effettuate/ricevute verso/da soggetti non stabiliti in Italia (ad esclusione di quelle per le quali è emessa bolletta doganale o emessa/ricevuta fattura elettronica), va effettuato:

-con riferimento alle cessioni /prestazioni rese, entro i termini di emissione delle fatture/documenti che ne certificano i corrispettivi (in linea generale 12 giorni dalla data di effettuazione dell’operazione);

-con riferimento agli acquisti/prestazioni ricevute, entro il 15esimo giorno del mese successivo a quello di ricevimento del documento comprovante l’avvenuta effettuazione dell’operazione.

Le novità riguardano i seguenti tipi di documento:

-TD01, emissione fattura per cessioni beni/prestazioni di servizi, con codice destinatario sequenza di 7 caratteri “XXXXXXX”, Id Paese la sigla del Paese estero, Cap il valore generico “00000”;

-TD17, integrazione/autofattura per acquisto di servizi dall’estero;

-TD18, integrazione per acquisto di beni intracomunitari;

-TD19, integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art. 17, co 2 Dpr 633/72.

Per le operazioni interne soggette a reverse charge ai sensi dell’art. 17 Dpr 633/72 non sussiste alcun obbligo di procedere con l’integrazione elettronica utilizzando il tipo documento TD16 (integrazione fattura da reverse charge interno).

Da quanto desumibile dalla Guida alla compilazione della fattura elettronica e dell’esterometro disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate l’utilizzo del predetto documento “è consigliabile” al fine di disporre delle bozze dei registri Iva precompilati elaborati dalla stessa Agenzia.