Le novità della Legge di Bilancio 2024

04/01/2024

  • News fiscale legale

La Legge n. 213 del 30 dicembre 2023 ha inglobato numerose misure specifiche a favore delle imprese.

Aiuti alle imprese

E’ entrata nella Manovra finanziaria per il 2024 una norma che finanzia l’acquisto di beni strumentali destinati a stabilimenti produttivi delle Regioni del Mezzogiorno (Bonus Macchinari Sud).

Al momento non si conoscono i dettagli della misura e si resta in attesa dei decreti attuativi. La condizione è sicuramente la stessa già prevista per le altre agevolazioni disciplinate dal Decreto Sud (approvato dal Governo Meloni nel corso del CdM del 7 settembre 2023): ossia la collocazione della fabbrica nelle regioni del Mezzogiorno, ma non anche della sede centrale o amministrativa/legale dell’azienda.

È stato previsto anche il rifinanziamento dei contratti di sviluppo, relativi ai programmi di sviluppo industriale con risorse stanziate, pari a 190 milioni di euro per il 2024 e a 210 milioni per il 2025. Il Ministero delle imprese e del made in Italy può impartire ad INVITALIA, soggetto gestore della misura, direttive specifiche per l’utilizzo delle risorse (articolo 1, commi 253-255)

Inoltre, 100 milioni di euro per il 2024 sono stati destinati al finanziamento della “Nuova Sabatini”.

Si ricorda che la “Nuova Sabatini” (D.L.69/2013), sostiene l’acquisto, o l’acquisizione in leasing, da parte di micro, piccole e medie imprese (MPMI) di beni strumentali materiali – macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware – o immateriali (software e tecnologie digitali) ad uso produttivo.

L’Agevolazione prevede prestiti agevolati e un contributo a fondo perduto per l’acquisto di nuovi macchinari e software (articolo 1, coma 256).

Incrementa anche la dotazione del Fondo per la crescita sostenibile di 110 milioni per l’anno 2024 e di 220 milioni per l’anno 2025, per il sostegno alla nascita e allo sviluppo di imprese cooperative costituite dai lavoratori per il recupero di aziende in crisi e per i processi di ristrutturazione o riconversione industriale (cd.”Nuova Marcora”) (articolo 1, comma 257).

Zona Economica Speciale Unica

La Legge di bilancio prevede una nuova formulazione dell’articolo 16, comma 6 del Dl n. 124/2023, relativo al credito d’imposta a favore della Zes unica del Mezzogiorno, stabilendo un limite di spesa complessivo di 1.800 milioni di euro per l’anno 2024.

Si demanda ad un decreto del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR da adottare di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, la definizione dei criteri e delle modalità di applicazione e di fruizione del credito d’imposta e dei relativi controlli (articolo 1, comma 249).

Al momento, è noto che il credito d’imposta sarà commisurato alla quota del costo complessivo dei beni agevolabili, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro.

Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, dovrà assumersi il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni; tale costo non comprende le spese di manutenzione.

Non sarà possibile agevolare i progetti di investimento di importo inferiore a 200.000 euro.

Incentivi agli investimenti

La Legge di bilancio per il nuovo anno, inoltre, autorizza SACE S.p.A. a rilasciare, fino al 31 dicembre 2029, garanzie, a condizioni di mercato, connesse a investimenti infrastrutturali (anche a carattere sociale e dei servizi pubblici locali) e dell’industria (processi di transizione energetica e economia circolare, mobilità sostenibile, innovazione industriale, tecnologica e digitale delle imprese).

Inoltre, dispone una proroga al 2024 dell’operatività della garanzia SACE per progetti economicamente sostenibili (cd. Garanzia green SACE), prevedendo che, per tale anno, la copertura finanziaria delle garanzie sia reperita attraverso l’impiego delle risorse residue disponibili al 31 dicembre 2023 sul conto corrente di tesoreria relativo al Fondo Green New Deal (si rammenta che tale Fondo, che ha finanziato lo strumento di sostegno qui in commento, recava un’autorizzazione di spesa limitata all’anno 2023).

Tra gli interventi, da segnalare anche:

  1. un rifinanziamento del Fondo per la ricerca, lo sviluppo della tecnologia dei microprocessori e l’investimento in nuove applicazioni industriali di tecnologie innovative, per complessivi 20 milioni dal 2026 al 2030 (Fondo microprocessori);
  2. un rifinanziamento del Fondo per l’erogazione dei contributi alle imprese che partecipano all’IPCEI, anch’esso incrementato di 20 milioni dal 2026 al 2030 (Fondo IPCEI).