Nuovo DL “Aiuti” approvato dal CdM

19/09/2022

  • News fiscale legale

Approvato all’unanimità nella seduta del 16 settembre il nuovo e ultimo provvedimento del Governo Draghi, che introduce ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (cosiddetto decreto Aiuti ter).

Aiuti-ter contro il caro energia

Il capitolo principale del provvedimento riguarda i bonus concessi per far fronte al caro energia: sono prorogati e rafforzati i crediti di imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.

Dunque, il tax credit già riconosciuto alle imprese energivore sale dal 25%, in vigore fino alla fine del mese, al 40%, sempre per chi denuncia un aumento dei costi di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

A questo si aggiunge un nuovo credito d’imposta del 30% per le piccole attività economiche che hanno contatori di energia elettrica di potenza inferiore ai 16,5 kW del primo gruppo, ma superano comunque i 4,5 kW; viene così consentito l’utilizzo del beneficio anche ad attività prima escluse come negozi, bar e ristoranti.

Questi meccanismi coprono i mesi di ottobre e novembre, mentre per il mese di dicembre le risorse per proseguire la misura vengono rinviate al nuovo governo post elezioni del 25 settembre.

Come accaduto per le precedenti versioni del decreto aiuti, tali crediti d’imposta sono utilizzabili in compensazione oppure cedibili a terzi entro il 31 marzo 2023 oppure il 30 giugno 2023. La cessione potrà avvenire solo per intero, a soggetti terzi compresi istituti di credito e intermediari finanziari, a patto che siano accompagnati dal visto di conformità.

A differenza di quanto previsto dal Dl n. 115/2022 (Aiuti bis) cambiano ora i tempi di utilizzo, che sebbene non ancora definiti, risultano più lunghi della precedente scadenza fissata al 31 dicembre 2022 a soli tre mesi dal periodo dei “consumi”.

Aiuti ter: garanzie gratuite dello Stato

Sempre per diminuire il peso delle bollette, il Governo è intervenuto ancora una volta sulle garanzie pubbliche sui prestiti con l’obiettivo principale di dare ossigeno alle imprese che non riescono a fare fronte al loro pagamento.

Lo scopo è quello di riconoscere alle imprese uno strumento alternativo alla rateizzazione delle bollette – non sempre facile da realizzare – prevedendo la concessione di garanzie gratuite, da parte di SACE e del Fondo PMI, per i finanziamenti concessi dalle banche alle imprese per esigenze relative al pagamento delle bollette emesse nei mesi di ottobre novembre e dicembre, se viene applicato al finanziamento un tasso di interesse che prenda come riferimento i BTP.

Per quanto riguarda la garanzia del Fondo per le Pmi è, invece, previsto che la copertura salga dal 60% all’80% del finanziamento per questo tipo di esigenze. Inoltre, aumenta l’ammontare massimo dell’importo erogato e coperto da garanzia pubblica per ogni impresa da 5 a 25 milioni di euro.